La sfida di Gucci, possibile cura per AIDS e i sussidiari

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La sfida di Gucci

Kering, il colosso francese del lusso, ha affrontato un significativo calo in Borsa a Parigi, in seguito all’annuncio di una riduzione prevista del 10% nei ricavi del primo trimestre, dovuto principalmente a un decremento del 20% nelle vendite di Gucci, la sua marca di punta. Pesa in modo particolare la debole performance nell'area dell'Asia Pacifico. Il calo ha portato a una perdita di oltre 7 miliardi di euro in termini di capitalizzazione per Kering, incidendo negativamente sull'intero settore del lusso, con azioni in perdita anche per LVMH, Richemont, Dior, Moncler e Cucinelli. Kering si appresta a rinnovare il suo consiglio di amministrazione nell'assemblea generale del 25 aprile con l'introduzione di nuovi membri indipendenti, tra cui l'ex ministra della Cultura italiana Giovanna Melandri, nel tentativo di riflettere una maggiore diversità e indipendenza al suo interno.

Anche se il settore del lusso ha mostrato segni di rallentamento già dalla fine del 2023, con prospettive incerte per il 2024, l'avvertimento degli analisti sul titolo non è visto necessariamente come un campanello d'allarme per tutto il settore. Kering sta vivendo una fase di rinnovamento, puntando a una ripresa dopo i cali iniziati nel 2022 e attendendo con interesse i risultati ufficiali del primo trimestre il 23 aprile. Gucci, che rappresenta una parte significativa delle vendite e dei profitti di Kering, sta attraversando una revisione del suo stile sotto la direzione creativa di Sabato De Sarno, con l'obiettivo di riconquistare il favore dei consumatori, soprattutto in Cina, con un approccio più sobrio e minimalista rispetto al passato.
(Il Corriere della Sera - Il Sole 24 Ore - REUTERS)

La possibile cura per l’AIDS

Un gruppo di ricercatori olandesi ha annunciato durante il Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (Eccmid 2024) a Barcellona di aver eliminato l'HIV da cellule infette sfruttando la tecnologia Crispr-Cas, conosciuta come "forbici molecolari". Questo strumento, che ha ricevuto il Nobel per la Chimica nel 2020, permette modifiche precise al DNA e apre nuove speranze per un trattamento che possa eradicare l'infezione da HIV. Tuttavia, i risultati sono considerati preliminari, e c'è bisogno di ulteriori ricerche per sviluppare una cura definitiva. L'approccio adottato mira a eliminare il DNA dell'HIV dalle cellule infette tramite l'uso di Crispr-Cas e RNA guida specifici, con l'obiettivo di creare una terapia ad ampio spettro efficace contro diverse varianti del virus. Nonostante le sfide tecniche, i ricercatori sono ottimisti e puntano a procedere con studi preclinici per testare sicurezza ed efficacia del trattamento.

Altri studi sul Crispr contro l'HIV includono lavori di Excision BioTherapeutics, che hanno mostrato assenza di gravi effetti collaterali in tre volontari dopo 48 settimane. Tuttavia, gli esperti sottolineano le difficoltà nel rimuovere il virus da tutte le cellule potenzialmente ospitanti nel corpo, oltre ai potenziali effetti collaterali e conseguenze a lungo termine di tali trattamenti che non sono ancora noti. L'HIV infetta le cellule del sistema immunitario, alcune delle quali possono entrare in uno stato di latenza, rendendo difficile l'eliminazione completa del virus, nonostante l'efficacia delle terapie antiretrovirali. Questi ostacoli implicano che potrebbero essere necessari molti anni prima che una terapia basata su Crispr possa diventare un trattamento routinario per l'HIV.
(Adnkronos - BBC News)

Sussidiari

In Italia, la presenza di contenuti nei manuali scolastici che riflettono una narrazione favorevole alla Russia ha scatenato polemiche e preoccupazioni. Genitori e attivisti di associazioni ucraine hanno segnalato che molti testi adottati per gli studenti di età compresa tra 10 e 13 anni tenderebbero a presentare la relazione tra Russia e Ucraina in una luce che rispecchia la versione ufficiale del Cremlino. Tra gli esempi citati vi è la descrizione dell'annessione della Crimea alla Russia nel 2014 senza menzionare le violazioni dei confini e del diritto internazionale, oltre alla raffigurazione dell'Ucraina e dei Paesi baltici come parti di una "regione russa". Le case editrici, tra cui Zanichelli, hanno risposto sottolineando l'assenza di malizia nelle pubblicazioni e promettendo aggiornamenti per correggere eventuali distorsioni a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina nel 2022.

La questione ha attirato l'attenzione di figure istituzionali e accademiche. L'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, ha espresso preoccupazione per la diffusione di narrazioni distorte, considerate frutto di una campagna del Cremlino volta a manipolare l'opinione pubblica italiana. Storici come Francesco Perfetti e Cosimo Ceccuti hanno criticato la mancanza di oggettività nei manuali, sottolineando l'importanza dell'imparzialità nell'insegnamento di temi contemporanei. La situazione ha portato all'avvio di verifiche da parte del Ministero dell'Istruzione e del Merito sui manuali di storia e geografia nelle scuole secondarie di primo grado, per valutare la presenza di possibili distorsioni a favore della narrativa russa, evidenziando l'impegno a mantenere un'educazione basata su fatti storici accurati e imparziali.
(La Repubblica - Adnkronos - Adnkronos - Adnkronos - Il Sole 24 Ore)

Altre notizie in breve

  • Reclute ucraine: In Ucraina, il numero di cittadini riluttanti a partecipare alla guerra cresce; alcuni si sottraggono alla leva da anni, spingendo il governo a considerare una nuova legge sulla mobilitazione, fortemente contestata. La ricerca di nuove reclute si fa ardua, nonostante l'esigenza di arruolare circa 500’000 persone, a fronte di un sistema di reclutamento corrotto e inefficace. (Il Post)

  • Base NATO in Romania: La Romania pianifica di espandere la base Mihail Kogălniceanu vicino a Costanza, per renderla la più grande base NATO in Europa, superando Ramstein. Ospiterà 10’000 persone tra militari e famiglie, con un investimento di 2,5 miliardi di euro entro il 2040. La Russia vede il progetto come una minaccia, aumentando i rischi di sicurezza nel Mar Nero. (Il Messaggero e Romania-Insider)

  • Proteste a Cuba: In risposta al regime di Canel, migliaia di cubani hanno preso parte a manifestazioni, chiedendo "libertà" e denunciando la repressione governativa e la censura. Il regime attribuisce le proteste all'influenza degli USA, mentre i cittadini respingono tale interpretazione, sottolineando le carenze interne, e la grave crisi alimentare, esacerbata da politiche economiche inadeguate. Queste proteste rappresentano un seguito della rivolta dell’11 luglio 2021, con la popolazione che persiste nelle richieste di cambiamento. (Il Giornale)

  • Mire cinesi ad Hong Kong: La nuova legge sulla sicurezza nazionale approvata a Hong Kong intensifica il controllo di Pechino, ampliando i poteri governativi per reprimere il dissenso e inasprire le pene per tradimento e sedizione. Criticata per violare i diritti umani, segna un ulteriore passo verso l'assimilazione del territorio alla Cina. (Il Fatto Quotidiano)

  • Bancomat in Etiopia: Un problema tecnico ha permesso ai clienti della Banca commerciale dell'Etiopia di prelevare fondi eccedenti i saldi nei loro conti, con perdite non precisate ma stimate intorno ai 40 milioni di euro. Gli studenti universitari hanno effettuato la maggior parte dei prelievi, informati tramite social media. La banca, che ha bloccato le transazioni il sabato mattino seguente, ora tenta di recuperare i fondi sottratti e assicura che non si è trattato di un attacco informatico. (Il Post)

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